Il 2000 è un anno difficile per il Festival Beat, costretto a lasciare Castel San Giovanni con la prospettiva di un futuro quantomeno incerto. Nonostante questo, in extremis, gli organizzatori trovano nel piccolo Comune di Nibbiano un utile salvagente. La location è incantevole ma oggettivamente un po’ fuori mano, fattore questo che giustificherà l’affluenza di pubblico leggermente inferiore rispetto alle ultime edizioni. Nonostante questo, e considerata la situazione “di emergenza”, il Festival sopravvive e offre anche un cartellone di tutto rispetto impreziosito dalla presenza dei Solarflares di Graham Day e Allan Crockford, che atterrano a Genova e raggiungono Nibbiano non si sa come, dopo un’odissea che mi raccontano nel pomeriggio, in un’osteria di Trevozzo, davanti a un piatto di coppa e a una bottiglia di Gutturnio. L’edizione di Nibbiano dimostra quanto la passione e la tenacia possano ovviare alle avversità tecniche, logistiche, economiche e burocratiche. E dimostra, soprattutto, che Gianni e compagni non hanno alcuna intenzione di mollare.
Sul palco dell’edizione numero 8 (venerdì 23 e sabato 24 giugno 2000 nel centro sportivo) hanno suonato suonano Chiara E Gli Scuri, Green Hornets (INGHILTERRA), Kim’s Teddy Bears, Made, Monolith, Ray Daytona And Googoobombos, Sir Bald Diddley & The Wig-Outs (INGHILTERRA), Solarflares (INGHILTERRA), Trilly.
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